Compressori industriali: tipologie e applicazioni

I compressori industriali sono dei macchinari necessari in diversi contesti dal gonfiaggio di gomme, alla verniciatura e al funzionamento di altri macchinari all’interno delle industrie.

I compressori industriali sono un partner silenzioso per ogni settore industriale, si presentano come investimenti a lungo termine, in media un’industria cambia questi macchinari ogni 7/10 anni.

Infatti il principale costo da tenere presente durante la scelta di un compressore industriale, oltre il suo costo specifico, è il costo del suo funzionamento nel tempo e il consumo di energia negli anni di utilizzo.

Compressori industriali
Compressori industriali

Che cos’è un compressore industriale?

Un compressore industriale è un macchinario che attraverso l’energia meccanica è in grado di assorbire grandi quantità di aria o gas e comprimerle all’interno di un serbatoio.

I compressori di aria sono i più utilizzati presenti in commercio, la presenza di un serbatoio permette di utilizzare l’aria successivamente e in vari ambiti di applicazione, molto spesso i compressori industriali sono collegati ad altri macchinari e ne garantiscono il funzionamento.

Il funzionamento di questi strumenti è garantito da un motore che può essere elettrico oppure a gas, nel caso dei compressori industriali questa struttura è molto complessa.

Si presenta solitamente fissa e formata da vari elementi separati tra loro i quali garantiscono il flusso di aria compressa. Le stazioni fisse però ovviamente non possono essere spostate, quindi, nei casi in cui si abbia bisogno di mobilità è meglio utilizzare dei macchinari non fissi al pavimento ma trasportabili dove necessario.

Nel caso di compressori portatili tutti i macchinari necessari al funzionamento sono condensati in uno solo.

Innovazioni nel campo dei compressori industriali

I compressori esistono da più di 200 anni e negli ultimi trent’anni c’è stata un’evoluzione costante in materia.

Migliorare le prestazioni di un compressore industriale permette una migliore efficienza della macchina e di quelle a lui collegate e una diminuzione dei costi.

L’impatto sull’ambiente non è mai stato più importante come in questo momento, rendere i compressori sostenibili è fondamentale per diminuire l’inquinamento e ridurre gli sprechi di energia. Inoltre, l’affidabilità del prodotto, permette un’applicazione in più campi industriali.

Le principali innovazioni nel campo dei compressori industriali sono:

  • algoritmi in grado di fornire un risparmio energetico;
  • sistemi di comunicazione macchina-utente e macchina-macchina;
  • controller per l’utente, in grado di fornire potenziali problemi e offrire soluzioni;
  • monitoraggio costante, anche da remoto grazie ai sistemi digitali come l’IoT;
  • promozione della sostenibilità nel campo industriale oltre che essere un punto a favore per il pianeta lo è anche per gli affari, sempre più governi stanno puntando la loro attenzione sulla sostenibilità

Quali tipi di compressori industriali esistono?

I compressori industriali si dividono in due principali categorie definite dalla tipologia di compressione adottata.

  • I compressori a compressione volumetrica sono strutturati secondo una compressione graduale, l’aria viene aspirata da camere sempre più piccole garantendo in questo modo la compressione. Possono essere a pistoni, orbitali o rotativi.
  • I compressori a compressione dinamica utilizzano una turbina per aspirare l’aria che viene compressa da un sistema di pale che girano rapidamente. L’aria viene scaricata attraverso un diffusore dove l’energia cinetica viene trasformata in pressione statica. I principali tipi sono a flusso assiale o radiale.

I compressori a pistoni utilizzano uno o più pistoni che scorrono dentro a cilindri. Questa si presenta come la tecnologia più innovativa che abbiamo e viene solitamente utilizzata per piccoli impianti industriali.

I compressori a vite comprimono l’aria facendola passare fra due viti che ruotando la intrappolano. Solitamente questo tipo di compressori viene utilizzato per impianti di medie o grandi dimensioni.

I compressori a vite, come ci suggerisce il nome, sono formati da un sistema che utilizza movimenti rotatori per comprimere l’aria.

Il sistema è formato da rotatori maschi e femmine, che, progettati in modo diverso, permettono di intrappolare l’aria al loro interno.

Il maschio è formato da lobi convessi, mentre la femmina da cavità concave, inoltre il maschio presenta un numero maggiore di lobi per far sì che ruoti più rapidamente.

Grazie all’apertura di una valvola viene aspirato il gas; i due rotatori muovendosi ad alta velocità intrappolano e isolano l’aria comprimendola nella camera.

L’aria si condensa grazie alla diminuzione della camera e all’aumento della pressione.

A questo punto l’aria può uscire oppure essere rilasciata o trasferita ad altri macchinari.

Come scegliere il miglior compressore industriale?

Il mercato dei compressori industriali in Italia è dominato da MGF Compressors con oltre 40 modelli di compressori adatti all’utilizzo industriale e più di 50 anni di esperienza nel settore.

La scelta del miglior compressore industriale in commercio è molto difficile, il mercato offre moltissimi modelli e molteplici soluzioni tecnologiche applicabili in ogni singolo campo.

Vediamo quali sono i fattori importanti da prendere in considerazione nella scelta di un compressore industriale.

Uno dei fattori da considerare è sicuramente il costo, soprattutto il costo a lungo termine. Infatti, nel momento in cui si sceglie un compressore industriale bisogna tenere conto anche dei costi di mantenimento e dei consumi energetici.

È consigliabile prediligere i compressori industriali che abbattono i consumi energetici e che hanno un basso costo di manutenzione, molto spesso basta affidarsi alle formule “all inclusive” che comprendono nel prezzo di acquisto anche una manutenzione periodica e un’assistenza a distanza.

Un’altro fattore importante è l’utilizzo, infatti bisogna capire se il nostro utilizzo sarà molto frequente oppure occasionale e muoverci di conseguenza.

Sono tre i fattori da considerare in entrambi i casi:

  • volume dell’aria compressa e pressione in uscita, questi valori si possono trovare nella scheda tecnica del compressore, la pressione di aria in uscita è, inoltre, da rapportare alla quantità di macchinari e apparecchi che vengono collegati al compressore;
  • numero di utenze;
  • purezza richiesta, definita secondo standard e norme ISO.

In campo medico è necessario che i compressori industriali siano oil-free, mentre in altri campi non è strettamente necessario.