A Mantova sembra essere stato trovato uno spiraglio per sconfiggere la burocrazia: è dal 2003, quasi dieci anni fa, che un sito industriale importante, non solo a livello locale, come quello dei Laghi di Mantova e Polo Chimico, è stato perimetrato, ma l’emergenza non è mai terminata. In effetti, si sta parlando di una zona che vanta una larghezza pari a dieci chilometri quadrati, con circa quindici aziende attive al suo interno. Ebbene, si è spesso parlato della messa in sicurezza e della relativa bonifica, ma tutto ciò non ha mai funzionato, soprattutto a causa della carta bollata. Finalmente, però, il Ministero dell’Ambiente ha accolto tutte le osservazioni da parte della provincia lombarda e dei quattro comuni coinvolti, vale a dire Mantova, Virgilio, San Giorgio e Parco del Mincio.
Bonifica ambientale
Il biomonitoraggio del mercurio per l’area industriale di Siracusa
Dopo lo studio condotto dall’Assessorato della Salute della Regione Sicilia, l’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Siracusa ha avviato il biomonitoraggio, un programma essenziale per quel che riguarda questa zona d’Italia: in effetti, si sta cercando di capire qual è l’impatto reale e concreto del mercurio sulla popolazione che risiede nell’area industriale siracusana. Nel dettaglio, ad essere coinvolti sono già stati Augusta e Melilli, due comuni che si trovano proprio nella provincia in questione, mentre manca all’appello solamente Priolo.
Nuovi spiragli per l’archeologia industriale di Empoli
L’archeologia industriale di Empoli può finalmente tirare un bel sospiro di sollievo: in effetti, come è emerso dall’ultima seduta del consiglio comunale, c’è un piano ben preciso per il recupero dell’area ex Vitrum, con la bonifica ambientale che potrebbe essere avviata nel corso dei prossimi mesi. L’impegno preciso del comune toscano è quello di realizzare un parcheggio interrato, con tanto di pubblico accesso dal lato relativo alla stazione ferroviaria. Si tratta di una struttura che ha avuto un glorioso passato industriale, con un capannone e dei fabbricati che ormai cadono a pezzi.
Il parco industriale “green” dell’Ohio centrale
Gli imprenditori dell’Ohio centrale si sono fortemente interessati a un progetto che riguarda 343 acri da dedicare a un parco industriale: quest’ultimo sarà focalizzato sulla green economy e su tutto quello che ha a che fare con il riciclo. La località scelta in questo senso è quella di Grove City, più precisamente nella Contea di Franklin (la fondazione risale al 1852): non è un caso che proprio qui sarà ospitato un convegno martedì prossimo, in modo da discutere quelle che possono essere le principali opportunità, oltre al processo precedente alla qualifica dell’area stessa.
Inquinamento industriale: i residui plastici nel Lago Erie
Alcuni campioni d’acqua prelevati questa estate dal Lago Erie, uno dei più grandi dell’America settentrionale, contenevano un maggior inquinamento relativo alla plastica rispetto all’oceano: secondo i ricercatori della State University di New York, questo inquinamento industriale ha evidenziato come il lago in questione abbia a che fare con la presenza di numerosi residui plastici, una notizia non certo positiva. Sono stati ritrovati soprattutto tappi di bottiglie e contenitori di vernice, il che significa che fin troppa plastica viene riversata in un lago tanto importante.
Inquinamento industriale: il New Jersey modificherà la legge
Una buona porzione della legge che regola l’inquinamento industriale nel New Jersey deve essere completamente riscritta: lo stato americano, infatti, sta focalizzando da tempo la sua attenzione proprio su questo argomento, dopo che il giornalista Tom Johnson ha posto l’accento su quest’ultimo in suo articolo nel NJ Spotlight. Il pezzo in questione ha un titolo più che emblematico, “Law Would Make It Tougher for Polluters to Walk Away from Contaminated Sites” (la legge complicherebbe a chi inquina l’allontanamento dai siti contaminati).
L’inquinamento industriale del Mare del Nord
Il Mare del Nord deve affrontare un problema di non poco conto: in effetti, circa un quarto delle emissioni europee di biossido di carbonio (il famoso Co2 o anidride carbonica che dir si voglia) si troveranno in futuro proprio nelle sue profondità, anche se è necessaria una esplorazione maggiormente approfondita. Lo studio in questione è stato condotto dalla Scottish Enterprise, la quale ha voluto capire quali siano i pericoli collegati all’inquinamento industriale per tale mare.
Scm Tecnologie presenta il suo nuovo aeratore sommerso
Scm Tecnologie ha approntato un sistema nuovo di zecca che servirà per l’areazione all’interno degli impianti destinati alla depurazione delle acque: in pratica, si tratta di aeratori di tipo sommerso che agevolano il funzionamento attraverso l’aria pressurizzata, con gli stabilimenti ideali per l’applicazione che sono anche quelli industriali e agricoli. Quali sono le caratteristiche principali dello strumento in questione? Anzitutto, c’è da sottolineare come la componentistica sia stata costruita soltanto con materiali di qualità superiore, tanto che le tecnologie relative alla produzione sono conformi a qualsiasi standard che è attualmente in vigore a livello europeo.
Valle d’Aosta: approvato il piano regionale per il settore industriale
La Giunta Regionale della Valle d’Aosta ha provveduto a fornire la propria approvazione definitiva all’azione del Por Fesr relativo al periodo compreso tra il 2007 e il prossimo anno: si tratta del piano operativo che fa capo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il quale concentra il proprio raggio di azione su alcune priorità tematiche e su obiettivi ben precisi. Entrando maggiormente nello specifico, la regione settentrionale ha deciso di impegnare una spesa non certo indifferente, circa 2,6 milioni di euro, in modo che siano erogati dei contributi per la ricerca e lo sviluppo all’interno del settore industriale.
La situazione dell’area industriale di Tito
L’acronimo Sin sta a indicare i Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche: non tutti i comuni sono d’accordo con una soluzione di questo tipo, anzi in taluni casi c’è il timore che si possano allontanare i possibili nuovi investitori per quel che concerne l’area industriale. In altri casi, poi, si pensa a delle scelte alternative. In particolare, il comune di Tito (siamo in provincia di Potenza) è pronto a sfruttare al massimo i progetti che prevedono la bonifica e il rafforzamento del tessuto industriale, in modo da non alimentare inutili allarmismi, come ha spiegato il sindaco Pasquale Scavone.