Archeologia industriale a Palermo: le ex Officine Ducrot

Cultura e archeologia industriale, il connubio è solido e può ancora essere migliorato: un esempio di successo, pur se parziale, che si può citare è senza dubbio quello delle Officine Ducrot di Palermo, quelli che oggi sono conosciuti come Cantieri Culturali della Zisa. Questi ultimi vengono sfruttati in maniera frequente per organizzare mostre e altri appuntamenti culturali di rilievo, così come lascia intuire il nome stesso, ma in passato erano utilizzati per scopi ben diversi. Qual è la storia che ci possono raccontare?

Archeologia industriale: protocollo d’intesa a Ronciglione

Gli appassionati di archeologia industriale devono segnare con un bel cerchio rosso la data di dopodomani, sabato 13 ottobre 2012: si tratta infatti della giornata in cui a Ronciglione (comune laziale in provincia di Viterbo) si provvederà a siglare il protocollo d’intesa tra lo stesso municipio e l’Aipai (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industrilae), senza dimenticare la presenza determinante del Centro Ricerche e Studi di Ronciglione, un ente che si occupa della tutela, della valorizzazione e della gestione del patrimonio industriale di questa zona.

Archeologia industriale: il Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano

A Torgiano, piccolo comune perugino di circa seimila abitanti, è possibile imbattersi in un museo davvero interessante: il piccolo borgo umbro, infatti, ha beneficiato da sempre delle eccellenze del proprio settore agricolo e non è un caso che sia presente una struttura dedicata all’olivo e al olio, un museo privato e specializzato. Volendo essere ancora più precisi, tale edificio è anche e soprattutto una splendida testimonianza di quali possono essere le capacità dell’archeologia industriale italiana, visto che il museo è sorto in quelli che un tempo erano gli ambienti di un frantoio locale, ben attivo fino agli anni Sessanta del secolo scorso.

Archeologia industriale: l’ex Cotonificio Muggiani di Rho

Per ammirare una testimonianza davvero preziosa dell’archeologia industriale italiana, bisogna recarsi a Rho, comune lombardo in provincia di Milano: non è un caso, infatti, che questa città sia stata il simbolo della rivoluzione industriale della Lombardia, con numerose industrie e fabbriche che si possono ammirare ancora oggi benché dismesse da diverso tempo. Uno di tali esempi è l’ex Cotonificio Muggiani, divenuto poi nel corso degli anni l’Unione Manifatture. Si tratta di una fabbrica che veniva sfruttata, come si evince facilmente dal nome, per la filatura del cotone: la sua ristrutturazione risale a una quindicina di anni fa ed è una fortuna che sia stato interessato da una operazione del genere.

Archeologia industriale: a Padova si parla dei villaggi operai pugliesi

La conferenza internazionale intitolata Company towns in a global prospective sarà una nuova occasione propizia per parlare nel nostro paese di archeologia industriale: si tratta, nello specifico, del dibattito organizzato per oggi dal Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova, un modo per approfondire un tema di cui spesso ci si dimentica, vale a dire quello dei cosiddetti villaggi operai. In particolare, bisogna assolutamente sottolineare l’intervento del professor Antonio Monte, il quale è ricercatore presso il Cnr-Ibam (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali) di Lecce.

L’allarme per la crisi industriale di Vasto

Un allarme accorato: l’ambientalista Ivo Menna si è rivolto all’intera classe politica affinché qualcosa si smuova a Vasto, città abruzzese in provincia di Chieti che sta vivendo una profonda crisi industriale: secondo Menna, anch’egli vastese, fin troppe imprese sono in estrema difficoltà, basti pensare a nomi importanti come la Cosmos, la Golden Lady e la Siv, senza dimenticare la Vasto Legno e la Fox Petroli, con licenziamenti e casse integrazioni all’ordine del giorno. Insomma, lo scenario non è affatto roseo e, stando alle parole dell’ex candidato sindaco, non si conoscono al momento i dettagli di possibili progetti relativi agli insediamenti industriali, a parte il caso della Istonia Energy, gruppo che è attivo nella produzione di energia.

I tesori dell’archeologia industriale di Cogne

La città valdostana di Cogne è tristemente nota per il delitto del piccolo Samuele Lorenzi, ma al di là della cronaca si può visitare questo comune per motivi molto più validi: ad esempio, l’architettura industriale del posto vanta uno dei complessi più grandi e interessanti della regione Val d’Aosta. Uno degli architetti più importanti in tal senso è senza dubbio Adolfo Ravinetti, responsabile tra il 1915 e il 1918 di un progetto molto esteso dal punto di vista territoriale. In aggiunta, il patrimonio industriale cognino è ben rappresentato dalle centrali idroelettriche che risalgono agli anni Venti del secolo scorso.

Il viaggio nel tempo della Bagnoli industriale

Le Giornate Europee del Patrimonio di questi due giorni hanno avuto un significato molto importante per l’archeologia industriale di Napoli: in effetti, la giornata di ieri e quella odierna sono state dedicate a uno stimolante e interessante “viaggio nel tempo” all’interno della celebre ex area industriale di Bagnoli. Quali sono stati gli eventi principali in questo senso? Anzitutto, la giornata di ieri ha consentito ai visitatori di ammirare i luoghi che un tempo venivano sfruttati per la produzione dell’acciaio, in modo da approfondire nel dettaglio le varie attività lavorative e le storie degli uomini che hanno animato il celebre stabilimento industriale.

Cina-Bielorussia: le rassicurazioni sul futuro parco industriale

L’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Cina in Bielorussia, Gong Jianwei, è stato molto chiaro per quel che riguarda la costruzione del parco industriale che vedrà coinvolti i due paesi: a suo dire, infatti, gli interessi dei residenti locali saranno la prima cosa che verrà presa in considerazione nell’ambito del progetto, molto ambizioso, ma anche con non pochi problemi da risolvere in merito alla sistemazione effettiva. Lo stesso Gong ha precisato, inoltre, come i proprietari di abitazioni e residenze nella zona scelta per tale parco non devono avere alcun timore, visto che il piano preliminare a cui si sta facendo riferimento terrà conto delle esigenze di chi ha sempre abitato da queste parti.

Giornate Europee del Patrimonio: l’archeologia industriale di Rieti

La giornata odierna e quella di domani saranno sfruttate al massimo da Rieti per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio: in questa edizione del 2012, la città laziale ha deciso di partecipare con il proprio Archivio di Stato, uno dei più interessanti a livello nazionale, focalizzando l’attenzione, in particolare, su un tema molto interessante come l’archeologia industriale. Non è un caso, quindi, che vi sarà un apposito convegno proprio oggi, il quale vedrà come protagonisti Roberto Lorenzetti, direttore dell’archivio in questione, e Renato Covino, numero uno dell’Aipai (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale).