In Liguria, più precisamente nella Val Graveglia, nel comune di Ne (Chiavari), sorge uno dei più interessanti musei che fanno svettare fiera la bandiera dell’archeologia industriale italiana: si tratta del Museo Minerario di Gambatesa, il quale prende il nome dall’omonima miniera sotterranea che in passato consentiva di estrarre la braunite. I flussi turistici che vanta questa struttura sono davvero importanti, tanto che una visita in Liguria non può prescindere da questa tappa, visto che il percorso studiato non ha nulla da invidiare a Portofino o alle Cinque Terre.
Impianti industriali
Nuovi finanziamenti per il parco industriale cino-malese di Qinzhou
La China Development Bank, uno dei principali istituti di credito dell’ex Impero Celeste, è pronta a mettere a disposizione una somma pari a cinquantaquattro miliardi di yuan (circa dieci miliardi di euro per la precisione): si tratta di un finanziamento molto importante, visto che servirà per sostenere dal punto di vista economico il China-Malaysia Qinzhou Industrial Park, il parco industriale che andrà a coinvolgere, come si intuisce piuttosto facilmente, la nazione cinese e quella malese. L’indiscrezione è giunta direttamente da un dirigente della banca asiatica. Ma di che progetto si tratta per la precisione?
Il bilancio del 2011 del Consorzio Industriale Provinciale di Sassari
Un bilancio molto interessante nonostante la crisi economica: è questo il giudizio di sintesi che si può dare dei risultati finanziari conseguiti nel corso del 2011 dal Consorzio Industriale Provinciale di Sassari, il cui utile si è attestato a quota 7.674 euro. Il territorio in questione sta vivendo in maniera negativa, come è normale che sia, gli effetti peggiori della congiuntura economica negativa, ma questo bilancio, approvato negli ultimi giorni, rappresenta un segnale senza dubbio incoraggiante, anche perché è stato proposto direttamente dal consiglio di amministrazione.
Lucca: ancora contrasti sull’area industriale di Fagnano
La Provincia di Lucca ha preso una decisione importante per quel che concerne la realizzazione della zona industriale nell’area di Fagnano, una delle più importanti frazioni del comune toscano: in effetti, la giunta in questione ha scelto di percorrere la strada del ricorso alla Commissione Paritetica Regionale, con il regolamento urbanistico lucchese che è stato approvato dalla precedente amministrazione comunale che la farà da padrona. Che cosa è successo di preciso? La stessa giunta a cui si sta facendo riferimento ritiene che vi sia un contrasto piuttosto evidente per quel che concerne il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale attualmente in vigore, quello che viene conosciuto anche con la sigla Ptc.
L’Angola inaugura tre nuovi stabilimenti industriali a Viana
Sono ben tre le unità industriali che il Ministero della Geologia e dell’Industria dell’Angola ha inaugurato nel corso della giornata di ieri: si tratta di impianti piuttosto importanti per il paese africano, visto che saranno utili per la manifattura di pali per l’illuminazione pubblica, la produzione di gas medicinali, derrate alimentari, articoli industriali e acciaio. Il titolare del dicastero in questione, Joaquim David, era ovviamente presente in questo distretto, vale a dire quello di Icolo e Bengo, più precisamente all’interno del Parco Industriale di Viana (a una ventina di chilometri dalla capitale Luanda).
A Campello sul Clitunno si riqualifica la zona industriale
Campello sul Clitunno, comune della provincia di Perugia con appena 2.500 abitanti, ma anche un nome strettamente legato a due elementi molto interessanti: le sorgenti del fiume Clitunno e l’omonimo Tempietto, probabilmente il monumento tardo antico più importante dell’Umbria. Della città si parla ora anche in prospettiva economica, visto che si è appena aperto il confronto con gli imprenditori del posto per dar vita a un serio intervento di riqualificazione dell’area industriale. C’è un intento ben preciso da questo punto di vista, vale a dire una maggiore dignità per il territorio e l’ammodernamento delle imprese campelline.
I tesori dell’archeologia industriale: la Fornace Penna di Scicli
La più bella città che abbiamo mai vista, forse la più bella del mondo: è questo il giudizio che il celebre scrittore Elio Vittorini dà di Scicli, comune siciliano che si trova in provincia di Ragusa. Una delle sue principali attrattive, anche se magari può essere considerato un monumento di nicchia, è senza dubbio la Fornace Penna, una splendida testimonianza dell’archeologia industriale italiana, tanto che il critico d’arte Vittorio Sgarbi non ha esitato a definirla una “basilica laica in riva al mare”. Di cosa si tratta esattamente? Questo stabilimento industriale sorge nella contrada Pisciotto, più precisamente nella frazione che è denominata Sampieri.
Gli interventi per le aree industriali di Alanno e Manoppello
I due piccoli comuni di Alanno e Manoppello, entrambi in provincia di Pescara, vantano insieme una popolazione di circa diecimila unità: in particolare, l’Abruzzo deve molto a Manoppello, scelta da molte industrie come insediamento favorevole, grazie alla sua posizione strategica. Ecco perché si sta premendo con decisione sugli interventi delle relative aree artigianali e industriali, una operazione che nel suo complesso dovrebbe venire a costare 1,39 milioni di euro. I prossimi giorni saranno decisivi in questo senso, tanto che si procederà a breve con la riqualificazione e il completamento delle aree in questione.
A Sellero importante convegno sull’archeologia industriale
Il prossimo 6 luglio sarà una giornata, più precisamente una serata davvero speciale per quel che riguarda il comune di Sellero: ci troviamo in provincia di Brescia, nella Val Camonica, ed è previsto un confronto aperto con il pubblico presso il locale oratorio, un’occasione importante per discutere di orticoltura, ma soprattutto di archeologia industriale. E di patrimonio industriale a Sellero ce n’è molto, visto che le prime attività cominciarono nel lontano 1907, quando vennero sfruttate le miniere di Carona per l’estrazione dello zolfo.
L’Uganda fa sul serio con il parco industriale di Mbale
Il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, ha richiesto espressamente ai residenti del territorio in cui dovrà sorgere il Mbale Industrial and Business Park di lasciare pacificamente il sito: l’obiettivo del paese africano è proprio quello di abbracciare nella maniera più salda possibile l’industrializzazione, visto che il governo di Kampala sta puntando con decisione sulla costruzione di nuove industrie e sul miglioramento delle condizioni della gente. Il terreno prescelto è ancora occupato da molte persone, ma si tratta di una zona che fa capo alla Bugisu Cooperative Union, la quale ha ricevuto un pagamento dallo stesso esecutivo locale per ottenere la concessione.