Ormai si è così abituati alle diatribe che coinvolgono i governi di Mosca e Kiev che un accordo serio e vantaggioso tra Russia e Ucraina fa quasi “scalpore”: esagerazioni a parte, la giornata di ieri è stata molto importante tra le due nazioni dell’Europa orientale, visto che sono state le protagoniste dell’apertura del nuovo parco industriale Slobozhanschyna, il quale ha trovato la sua ideale collocazione nella città ucraina di Charkiv. Di cosa si tratta esattamente? La fondazione a cui ci sta riferendo ha beneficiato di importanti collaborazioni, vale a dire quella della Karazin National University Kharkiv, della National University of Radio Electronics, dello Science Park Fed e anche della Belgorod National Research University (quest’ultimo ateneo è l’unico del novero in questione che fa parte della federazione russa).
Impianti industriali
Fonderia industriale: le tipologie speciali di colata
Le fonderie industriali devono fare affidamento su colate di ghisa che siano prive di difetti (come ad esempio gli errori di forma e dimensione) e di fenomeni complessi quali le inclusioni di materie estranee (terre e sabbie). Ecco perché sono molto sfruttati alcuni tipi speciali di colata: l’esempio più classico è quello delle fusioni per centrifugazione. In questo caso, infatti, i corpi cilindrici cavi vengono prodotti in metalli di vario tipo, ma soprattutto in ghisa e più raramente in leghe di rame. La ghisa stessa, una volta presa da una caldaia di colata, viene versata in un canale che la convoglia entro il cilindro rotante, nel quale, grazie alla forza centrifuga, riesce a formare uno strato di uniforme spessore rivestente le superfici interne del cilindro.
Barge, l’antica segheria diventerà un polo archeologico industriale
La Segheria Colombatto di Barge (cittadina della provincia di Cuneo) rappresenta un elemento fondamentale del territorio in questione: l’intenzione del comune, il quale sta approntando il proprio piano regolatore proprio in questi giorni, è quello di dar vita a una vera e propria struttura museale, appositamente dedicata all’archeologia industriale, come previsto da almeno una settimana a questa parte. Di questi interventi si parlava già da tempo, ma ora sono divenuti più urgenti che mai a causa degli atti di vandalismo che contraddistinguono la zona e che rischiano di danneggiarla in maniera irreparabile. Il recupero dipende quindi essenzialmente dalla rapidità di messa in opera.
Generatori industriali: surriscaldatori, economizzatori e preriscaldatori
Vi sono dei generatori di vapore che sono in grado di utilizzare il calore sensibile dei fumi, riuscendo a diminuire la temperatura fino a 120-150 gradi: si tratta, nello specifico, dei preriscaldatori di aria, degli economizzatori e dei surriscaldatori. Procedendo con ordine, c’è da dire che i preriscaldatori dell’aria di combustione, i quali sono adoperati, in particolare, negli impianti ad altra produzione di vapore, vengono installati nell’ultimo tratto del percorso dei fumi prima del camino. Essi si trovano infatti in delle camere isolabili per mezzo di valvole, si inseriscono sull’aspirazione o sulla mandata del ventilatore e consentono di elevare la temperatura dell’aria esterna fino a un massimo di duecento gradi centigradi.
Il fenomeno degli eco-distretti industriali
L’ecocompatibilità industriale è un fenomeno che sta progressivamente interessando il nostro paese. Nello specifico, è la città di Prato quella che può vantare gli esempi e i modelli di maggior successo: si possono infatti citare gli impianti in cui si riutilizzano gli stracci, quelli per il riciclaggio delle acque industriali e molti altri distretti che si caratterizzano per questa attività decisamente “green”. Il comune toscano è così aperto allo sviluppo sostenibile che di recente si è proprio tenuto un convegno a tal proposito, un’occasione molto importante per conoscere meglio le tematiche in questione e comprendere quali sono le reali potenzialità degli eco distretti industriali nel nostro paese.
Le lampade a luminescenza e fluorescenti
Tra le lampade elettriche di maggiore utilizzo, anche e soprattutto a livello industriale, figurano senza dubbio quelle a luminescenza e quelle fluorescenti. Le lampade a luminescenza sfruttano appunto quanto prodotto dalla scarica elettrica in un gas a bassa pressione; eventualmente, possono essere presenti anche dei vapori metallici, come ad esempio il mercurio. Le lampade a catodo freddo richiedono per il loro funzionamento delle tensioni piuttosto elevate e delle correnti molto basse. Nel caso in cui vengono alimentate con dei trasformatori appositi, allora questi ultimi devono avere una grande reattanza, altrimenti è necessario disporre di resistenze o reattanze in serie.
I parafulmine di protezione delle linee elettriche
La protezione delle linee elettriche avviene solitamente attraverso dei moderni scaricatori del tipo a cristallite, a caduta catodica e a espulsione d’arco. Si tratta di quelli che siamo abituati a chiamare “parafulmini”, essenziali per l’esistenza intera degli impianti elettrici. Gli scaricatori, per l’appunto, vengono montati sulla linea in questione derivandoli verso terra; dato che la loro caratteristica principale consiste nel possedere una resistenza interna che è variabile in funzione della tensione (la resistenza è elevatissima alla tensione normale per cui sono costruiti, mentre è bassa in presenza di una tensione molto alta), il loro collegamento elettrico sulla linea nel modo che è stato appena descritto è innocuo fintanto che la linea riesce a funzionare a tensione di esercizio, mentre costituiscono un franco di corrente continua a terra nell’ipotesi di una tensione della linea che sia in grado di superare determinati valori.
Sottostazioni elettriche: la conversione di corrente
Nell’ambito delle sottostazioni e degli impianti di conversione, assume una certa rilevanza la conversione di corrente alternata in continua. In questo caso, le più importanti sottostazioni sono quelle che presentano dei gruppi rotanti sincrono-dinamo e che consentono anche la regolazione della tensione della rete sulla quale sono derivati i sincroni, effettuando un rifasamento della rete stessa mediante il funzionamento dei sincroni con sovraeccitazione: inoltre, molto interessanti sono le sottostazioni che presentano dei raddrizzatori a vapori di mercurio.
Protezioni metalliche: la brunitura e la fosfatazione
Per proteggere le superfici metalliche si può fare affidamento anche sui processi chimici protettivi. Nel caso in cui si abbia a che fare con dei metalli ferrosi, allora si suddividono i metodi ai grassi, quelli di brunitura e quelli di fosfatazione. Nel caso della protezione con i grassi, si è soliti sfruttare oli minerali, vegetali e animali: dei primi il migliore è senza dubbio la vasellina pura filante, mentre tra quelli vegetali ci si può fidare degli oli cosiddetti siccativi, come il lino e la noce. La lanolina, poi, è il miglior grasso animale protettivo. Esistono in commercio delle apposite miscele che vengono preparate con le mescolanze di alcuni grassi e che vengono poi spappolate in appositi solventi, in particolare la benzina pura rettificata.
Singapore e Vietnam unite da un quinto parco industriale
Il continente asiatico sta facendo passi da gigante dal punto di vista industriale e una importante conferma giunge dall’accordo di ieri tra Vietnam e Singapore: le due nazioni hanno infatti intenzione di collaborare alla stesura di un quinto parco industriale, tanto che è prevista a breve la firma di un apposito memorandum, in modo da comprendere la fattibilità di questo studio. L’annuncio è stato fatto in maniera congiunta dai due presidenti, il vietnamita Truong Tan Sang e il singaporegno Tony Tan, in occasione della visita del primo nella piccola città-stato. In effetti, Tan Sang è stato eletto da pochissimo, da appena due mesi, e questo viaggio fa parte di un programma più ampio che prevede molte altre tappe in stati esteri.