Anche i Giovani di Confindustria sono insoddisfatti della Legge di Stabilità

logo_confindustriaSono passati solo pochi giorni dall’emanazione della Legge di Stabilità, la legge che avrebbe dovuto mettere in campo una serie di provvedimenti finalizzati a promuovere lo sviluppo e la crescita industriale e, in primo luogo, ad abbattere il cuneo fiscale, che da così tanto tempo pesa sulle spalle delle imprese italiane. 

Il Presidente di Confindustria commenta le misure della legge di Stabilità

logo_confindustriaE’ stata approvata nella giornata di ieri, da parte del Consiglio dei Ministri, la nuova legge di Stabilità, che ora passerà in esame alla Camera. Il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha così approfittato dell’occasione offerta dall’inaugurazione del Salone Saie di Bologna per esprimere il suo punto di vista e quello degli industriali italiani sulle misure in essa contenute. 

industria auto

Il Regno Unito torna a scommettere sul manifatturiero

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La crisi economica che stanno attraversando tutti i paesi europei, Italia compresa, da molti mesi a questa parte, ha costretto alcune nazioni a rivedere le aree e i settori di punta della propria economia e riconsiderarli sulla base di logiche nuove. A questo proposito, ad esempio, risulta piuttosto emblematico il caso del Regno Unito, in cui sempre di più si verifica un ritorno al manifatturiero. 

Industria italiana superata da quella spagnola

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Nel rapporto annuale che Bruxelles diffonderà nella giornata di domani non ci sono delle buone notizie per l’industria italiana. Infatti risulta che la Spagna, paese sotto l’aiuto dell’Unione Europea per via della cresi interna, è riuscita a sorpassare l’industria italiana. Dal 2007 ad oggi l’industria italiana ha avuto un crollo del 20%. Un crollo del 20% che si lega ai dati del manifatturiero che riesce a rimanere leggermente sopra alla media dell’Unione Europea. Assieme all’industria italiana, il documento di Bruxelles riporta che si è persa competitività anche in quella che è la manodopera italiana dove i lavoratori sono troppo cari, un dato dettato dalla crescita zero che è stata affiancata dall’aumento del salario lordo. Un dato, quest’ultimo, registrato non solo in italia ma anche in Francia, Finlandia e Lussemburgo. Invece c’è stato un netto miglioramento, sempre per il costo della manodopera, per Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda e Cipro.

media impresa

Industria italiana in leggera ripresa

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L’industria italiana continua ad essere in difficoltà e questo è stato riportato in quelli che sono diversi resoconti, come uno degli ultimi diffusi dall’Istat, resoconto Istat che avevano sovvertito completamente le attese. Ma, nonostante gli ultimi dati poco rassicuranti, sembra che ci sia una leggera ripresa. Una leggera ripresa dell’industria italiana che arriva dalle esportazioni per quanto riguarda i settori tessile, abbigliamento, macchinari, arredamento e legno.

industria animali domestici

L’industria legata agli animali domestici non è in crisi

industria animali domestici

L’industria legata al mondo degli animali non è in crisi, anzi, i soldi per le cure degli animali domestici ci sono e gli italiani sono ben decisi a non far mancare niente ai loro amici a quattro zampe. A sostenerlo sono gli ultimi dati della Camera di Commercio di Milano che testimoniano come a Milano, e in più in generale in tutta la Lombardia, le imprese che si occupano degli animali domestici siano in crescita.

economia liguria

Liguria, ci sono i segni di ripresa dell’economia

economia liguria

La crisi non è certo finita, ma in Liguria si intravede uno spiraglio di ripresa, soprattutto in settori come l’industria, il porto, il turismo e la finanza. Ancora è presto per parlare di vera e propria ripresa ma non mancano dei segnali che fanno sperare in questa direzione.

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La media impresa il motore dell’industria italiana

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La crisi economica nel nostro Paese non si arresterà facilmente, bisognerà attendere anni ed anni prima di vedere un reale cambiamento, ma alcune industrie stanno mantenendo a galla tale settore grazie principalmente alle vendite recapitate all’estero.

Riparte l’industria fotovoltaica e già questo può considerarsi un elemento positivo per la crecita di lavoro e di produzione. Chiaramente c’è da salvaguardare il made in Italy, ma per ora il vero motore dell’industria italiana è la media impresa.