La nuova sede di Salewa, brand conosciuto soprattutto nel Vecchio Continente per le attrezzatture e l’abbigliamento montani, è un vero e proprio gioiello industriale: si tratta infatti di un immobile dall’aspetto a dir poco futuristico, con piastre e torri che stanno già caratterizzando la città di Bolzano, una soluzione piuttosto innovativa per quel che concerne la tecnologia e la sostenibilità dal punto di vista ambientale. Gli elementi senza dubbio più interessanti sono quelli dei rivestimenti, realizzati in alluminio microforato, con un apposita protezione per quel che riguarda le superfici vetrate. In aggiunta, questo stesso edificio si appresta a diventare un vero e proprio punto di riferimento per la zona industriale.
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I rivestimenti intumescenti per cavi
Il rivestimento intumescente si addice perfettamente ai cavi e alle canaline portacavi, in quanto riesce a ritardare o addirittura evitare la propagazione degli incendi: tutto questo viene reso possibile sulle condutture elettriche, nel pieno rispetto delle regole che sono state previste dalla norma IEC 332. Tra l’altro, tale accorgimento consente di ridurre il carico dell’incendio perfino nel caso di fasci di grandi dimensioni, sempre per quel che concerne i cavi elettrici. In aggiunta, esso può essere particolarmente indicato per la protezione all’interno delle centrali elettriche, nell’industria delle telecomunicazioni, negli impianti petrolchimici, nell’industria della carta e perfino negli stabilimenti industriali più grandi, soprattutto quelli maggiormente esposti a tali pericoli.
Edilizia industriale: il mastice spray antifuoco
Il mastice spray antifuoco è una delle soluzioni migliori per quel che riguarda la resistenza passiva al fuoco: la sua tipica funzione è quella di sigillare i giunti che vi sono tra le facciate continue e le solette, un’applicazione in cui è richiesta la massima elasticità possibile. Alcuni dati tecnici possono aiutare a comprendere meglio questo prodotto. Anzitutto, la base chimica è caratterizzata, in particolare, da una dispersione a base acrilica. Per la formazione della prima pelle, inoltre, sono necessarie dalle tre alle quattro ore; il tempo di lavorabilità massimo è pari a tre quarti d’ora, mentre la temperatura di applicazione va da un mino di cinque a un massimo di quaranta gradi.
Calcestruzzo: la malta epossidica tixotropica
Quando si vuole ripristinare una determinata superficie in calcestruzzo per quel che concerne il settore edilizio, una scelta interessante può essere rappresentata dalla malta epossidica tixotropica: di cosa si tratta esattamente? Anzitutto, la trattazione può cominciare con la descrizione della stessa, la quale altro non è che una malta a base di resine epossidiche, a due componenti e totalmente priva di solventi, una caratteristica, quest’ultima, che la fa spesso preferire ad altre soluzioni. I campi di applicazione sono diversi, ma gli esempi più tradizionali sono rappresentati dalla riparazione di elementi strutturali in calcestruzzo, la riprofilatura di superfici, sempre in calcestruzzo, quali angoli, scalini, poggioli, zoccoli e profili di giunti e la riparazione di superfici che richiedono tempi di chiusura al traffico.
L’ancoraggio chimico per calcestruzzo
L’ancoraggio chimico per calcestruzzo è uno dei sistemi per quel che riguarda le applicazioni con ferri di ripresa. I campi specifici in questo caso sono davvero molti, come ad esempio le connessioni di muri e travi, le chiusure di aperture temporanee realizzate sempre in calcestruzzo, le connessioni di tipo verticale di pilastri e colonne, le connessioni a pareti e diaframmi e le riprese di getto. Anzitutto, bisogna capire di preciso qual è il materiale più idoneo da sfruttare. Ovviamente, il calcestruzzo rappresenta il materiale “base”, mentre quello vero e proprio è una resina ibrida, composta in larga misura da uretano metacrilato con cemento, ad altissima prestazione.
Utensili per il taglio dei metalli: gli allargatori
Gli allargatori rappresentano un’alternativa molto utile per quel che riguarda gli utensili usati per il taglio dei metalli industriali. Si tratta, in pratica, di strumenti che sono muniti di taglienti principali sulla parte frontale: i taglienti secondari, invece, sono normalmente elicoidali, con tanto di inclinazione pari a quindici gradi circa, il tutto allo scopo di sfruttarli come una vera e propria guida. Per il semplice allargamento dei fori si sfruttano diversi tipi di utensili: ad esempio, si possono citare gli allargatori elicoidali a tre o quattro taglienti, i quali sono molto più robusti delle punte elicoidali e hanno la minima tendenza a deviare, dando al contempo ai fori stessi una precisione molto spiccata. Inoltre, bisogna anche considerare che essi si affilano nuovamente soltanto in relazione ai taglienti principali e sulle affilatrici da punte elicoidali.
I leganti da costruzione: gesso, calci e cementi
I leganti da costruzione sono quei materiali che, opportunamente impastati con acqua e sabbia, formano delle masse semifluide (le cosiddette “malte”), le quali vengono impiegate per legare tra loro i vari materiali da costruzione, come ad esempio le pietre naturali e quelle artificiali: le malte hanno la caratteristica principale di indurire in maniera piuttosto lenta, facendo presa e formando una sostanza dura e resistente come una pietra. I principali materiali leganti che troviamo nel settore industriale sono il gesso, le calci e i cementi. Per quel che concerne il gesso, la materia prima è la pietra da gesso che, sottoposta a cottura a 120 gradi, si trasforma in gesso da presa; si tratta, come è noto, di una polvere biancastra da mescolare in uguale volume d’acqua per ottenere un legame adatto per gli ambienti interni.
I trattamenti di preservazione e difesa dei legnami
Per evitare i tipici difetti dei legnami, come ad esempio i nodi, le sinuosità e la torsione delle fibre, vi sono degli appositi trattamenti per la preservazione degli stessi: nello specifico, si tratta della lavatura, della stagionatura, dell’essiccamento, delle imbibizioni e iniezioni antisettiche e della verniciatura. Nel caso della lavatura, si procede con una semplice immersione dei tronchi in acqua dolce corrente, anche se, in maniera meno conveniente e opportuna, si è soliti sfruttare anche l’acqua di mare; la durata di questo specifico trattamento può essere anche di alcune settimane o meglio mesi.
Pavimenti industriali: le ultime novità di Italcementi
Da domani e fino al prossimo 5 ottobre Rho, cittadina non distante da Milano, sarà la protagonista assoluta della Fiera Internazionale dell’Edilizia e dell’Architettura. Inutile aggiungere che uno degli stand più promettenti e più invitati sarà quello di una compagnia più che conosciuta nel nostro paese: si tratta di Italcementi, la quale intende potenziare ulteriormente la propria leadership industriale. Il gruppo in questione, infatti, presenterà delle novità molto interessanti per quel che concerne le superfici industriali, tra cui il cemento trasparente i.light, già reso noto nel corso della precedente edizione dell’evento, la quale si svolse a Shanghai, in Cina.
Taglio dei metalli: scalpelli, raschietti e abrasivi
Il taglio dei metalli può essere ottenuto in maniera perfetta grazie all’utilizzo delle lime, ma anche mediante gli scalpelli, i raschietti e gli abrasivi a mano.
Per quel che concerne gli scalpelli, c’è da dire immediatamente che essi sono realizzati in genere in acciaio legato (soprattutto cromo), con l’estremità tagliente temprata e rinvenuta: la sezione della barretta rettangolare, inoltre, presenta degli spigoli eliminati, mentre il tagliente curvo è a grande raggio e talvolta di forma piana. Possiamo dividere, dunque, gli scalpelli propriamente detti e gli ugnetti. I primi hanno un tagliente largo e i secondi uno stretto, adatto, in particolare, per produrre delle solcature.