Chimica industriale: l’uso dell’olio nella conciatura

Nell’ambito della chimica industriale, l’olio rappresenta uno degli elementi essenziali per la conciatura delle pelli.

È proprio in questo modo, infatti, che si produce, ad esempio, un cuoio dalle caratteristiche completamente diverse rispetto a qualsiasi altro tipo di concia; si tratta di un prodotto soffice, elastico e in grado di assorbire anche moltissima acqua, una sorta di spugna insomma. Il cuoio all’olio è quindi molto utile per diverse applicazioni, soprattutto per quel che concerne la pulizia di vetri e superfici in cui è presente della vernice. Ma come si ottiene tutto ciò?


La lavorazione principale va a riguardare le pelli di montone, mentre per quel che concerne le altre razze sono consigliabili altre tecniche industriali: l’olio da utilizzare è variabile, ma mediamente si consuma fino al 70% in relazione al peso delle pelli che vengono pressate.

Queste ultime vengono quindi impregnate del liquido e riposte in una camera di ossidazione che sia dotata di una buona ventilazione. Una volta terminata l’ossidazione, le pelli sono impregnate nuovamente, per un ciclo che deve essere ripetuto almeno tre volte: a questo punto, subentrano altre due fasi, vale a dire lo sgrassaggio e la decolorazione, nelle quali sono utilizzati soprattutto carbonati di sodio e temperature che si aggirano attorno ai 35 gradi.