Fatturazione elettronica: cosa comporta non rispettare i termini di emissione e invio

La fatturazione elettronica è ormai la normalità per le aziende italiane; sono infatti pochissimi i soggetti che sono esentati da questo obbligo.

Ovviamente, come nel caso di tutti gli obblighi che hanno a che vedere con il sistema fiscale, anche nel caso della fatturazione elettronica è fondamentale rispettare scrupolosamente le indicazioni previste dalle norme in materia relativamente alle tempistiche di emissione e invio dei documenti.

fatturazione elettronica
fatturazione elettronica

Peraltro, al di là dell’aspetto normativo, la cui importanza non è certo materia di discussione, il rispetto delle scadenze ha anche un’utilità pratica poiché contribuisce a far sì che la gestione finanziaria sia maggiormente efficiente.

Data l’importanza dell’argomento e la grande diffusione della fattura elettronica, quali sono i termini da rispettare al riguardo?

Mancato rispetto dei termini: cosa comporta

Il mancato rispetto dei termini per l’emissione e l’invio della fattura elettronica comporta pesanti sanzioni: in particolare, in caso di mancata emissione della fattura elettronica entro i termini previsti, si applica una sanzione amministrativa pari al 70% dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato nel corso dell’esercizio. L’importo minimo è di 300 euro.

Qualora, l’omissione o l’errore non abbiano conseguenza riguardo alla corretta liquidazione dell’IVA, la sanzione sarà applicata nella misura fissa compresa tra 250 e 2.000 euro.

Nel caso di operazioni esenti, non imponibili, non soggette a IVA o in regime di inversione contabile (reverse charge), la sanzione è pari al 5% dei corrispettivi non documentati, con un minimo di 300 euro, ma qualora la violazione non abbia impatto sulla determinazione del reddito, si applica la sanzione fissa da 250 a 2.000 euro.

Se le violazioni sono solo formali e non hanno incidenza per quanto riguarda la liquidazione dell’IVA o la determinazione del reddito, non sono previste sanzioni.

Data di emissione della fattura e data dell’operazione: è importante distinguerle

La data di emissione della fattura e la data dell’operazione sono due concetti ben distinti.

La data di emissione coincide con il momento in cui essa viene trasmessa al Sistema di Interscambio (SdI) o, più precisamente, quando questa viene “accettata” dall’SdI poiché in caso di errori formali, il sistema la respinge e la fattura risulta come “non emessa”; si dovrà in questo caso correggere gli errori e procedere al re-invio.

La data dell’operazione, invece, fa riferimento al momento in cui è stata effettuata la vendita dei beni o la prestazione di un servizio.

I termini d’invio

I termini di invio cambiano a seconda del tipo di fattura. Esistono due tipologie di fatturazione elettronica: immediata e differita.

Per la fattura immediata si hanno essenzialmente due opzioni: o la si emette contestualmente all’effettuazione dell’operazione, quindi il giorno stesso, oppure entro i 12 giorni successivi. Per esempio, se si effettua una determinata operazione il 22 di giugno, la data di invio massima sarà il 4 luglio.

Per quanto riguarda invece la fattura differita, essa dovrà essere inviata entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione; per esempio, se si effettua l’operazione il giorno 30 aprile, la fattura dovrà essere inviata entro il 15 di maggio.

È quindi importante tenere in attenta considerazione questi termini se si vogliono evitare sanzioni che, come si è visto, possono essere particolarmente pesanti.