Ogni settore industriale è dotato di precise caratteristiche e si serve di specifici strumenti di lavoro per portare a termine le attività. In realtà esiste un oggetto particolarmente versatile il cui impiego ben si presta a contesti anche molto distanti tra di loro: stiamo parlando del compressore industriale, un macchinario che agevola l’uomo nell’assolvimento di innumerevoli compiti, rivelandosi un grande alleato capace di portare risultati professionali di grande qualità in ogni ambito d’applicazione. Compito principale del compressore è comprimere l’aria sfruttando l’azione di un pistone collocato all’interno del cilindro del compressore stesso.
Ma a cosa serve quest’aria? Può alimentare utensili e macchine per esempio, inoltre l’essere una fonte di energia pulita rende il suo impiego imprescindibile nei comparti industriali. Uno dei benefici legato ai compressori industriali ad aria compressa, infatti, è quello di produrre aria compressa libera da qualsiasi agente contaminante, ottimale quando è necessario compiere determinate mansioni dove la qualità del prodotto trattato dev’essere fondamentale.
Come scegliere un compressore ad aria
È vero che un compressore può fare gioco in svariate circostanze, ma ciò non significa che uno valga l’altro: per scegliere quello più adatto bisogna considerare la frequenza d’utilizzo e definire il fabbisogno di aria compressa. In fase d’acquisto fa tutta la differenza del mondo sapere se è necessario avere un’erogazione continua oppure se l’impiego dell’aria avviene in maniera saltuaria.
Non è da sottovalutare nemmeno la trasportabilità del macchinario, e capire se in fase d’utilizzo servirà spostarlo da un luogo all’altro oppure no. Altro criterio da verificare prima dell’acquisto è il ciclo di lavoro, ovvero per quanto tempo il compressore sarà in grado di funzionare e la portata massima di aria che riuscirà a erogare.
I diversi contesti di applicazione dei compressori
Chiaramente per avere una risposta a tutti questi aspetti si deve analizzare il settore d’impiego dei compressori. In ambito industriale manifatturiero l’aria compressa è una fonte imprescindibile, e chi ci lavora deve sempre poter contare sulla sua purezza perché ogni minima contaminazione potrebbe compromettere la qualità o la sicurezza dei prodotti creati. In questo campo gli impieghi del compressore sono innumerevoli: può essere utile per vaporizzare la vernice da applicare sulla merce da commercializzare, può fungere da strumento per pulire gli stabilimenti in cui ha luogo la produzione, può essere impiegato per immettere in tubi spiralati volumi elevati di aria calda e fredda da destinare ai processi di riscaldamento e raffreddamento industriali.
Anche il comparto elettronico fa ampio uso di compressori, perché per produrre i componenti delle strumentazioni si impiegano apparecchiature altamente tecnologiche che richiedono notevoli quantità di aria compressa. Per pulire le schede in post-produzione o azionare i trasportatori pneumatici è necessario avere a disposizione dei compressori industriali capaci di mantenere il ritmo di produzione senza interruzioni. Mai come nel settore automobilistico i compressori aria vedono la loro massima applicazione: dalla verniciatura all’assemblaggio delle parti che andranno a comporre il mezzo, un macchinario ad aria compressa è in grado di offrire prestazioni ad alta affidabilità.
Le principali tipologie di compressori industriali
In contesti come quello automobilistico, ma non solo, il rischio che il lavoro venga compromesso da residui oleosi è piuttosto elevato. Per non rischiare è meglio compiere le operazioni con un compressore senza olio, dotato di speciali guarnizioni studiate per tenere lontano dall’aria compressa l’olio lubrificante necessario a mantenere funzionanti le parti mobili del compressore. In questo modo si produce aria pulita e secca senza contaminazioni, essenziale in numerosi ambiti e applicazioni. Non molto tempo fa i compressori tendevano a produrre aria insieme a piccole quantità d’olio, cosa che oggi non rischia più di accadere grazie all’invenzione dei compressori oil-free.
Funzionale per lavorare anche in ambienti sporchi sono i compressori rotativi, visto che la presenza di corpi estranei come la polvere non compromettono in alcun modo i meccanismi che li regolano, poiché riescono a spingerla via evitando qualunque problema di inceppamento.
Inoltre sono macchinari poco rumorosi rispetto ad altre tipologie simili, proprio grazie alla presenza delle palette, che consentono di lavorare nelle loro immediate vicinanze senza costringere il lavoratore a indossare appositi dispositivi di protezione acustici.
Più facile da sottoporre a manutenzione per via della minor quantità di componenti che lo costituiscono e dal basso consumo energetico il compressore a vite, composto da due viti elicoidali che generano la compressione proprio grazie al loro movimento rotatorio oppositivo. L’aria infatti viene aspirata nel macchinario e trascinata lungo i due rotori, che la comprimono man mano che il volume tra i denti del rotore diminuisce, comportando al contempo un incremento della pressione.
Anche nelle condizioni più difficili i compressori a vite riusciranno a fornire elevate prestazioni senza che i loro componenti si usurino. Lo stesso design del macchinario è stato studiato appositamente per questo scopo, facendo sì che il compressore risulti efficiente per anni.
Rispetto ad altre strumentazioni analoghe, il compressore a vite ben si presta per quelle applicazioni che richiedono un utilizzo continuo.