Inquinamento industriale: l’impegno di Pechino

Il Beijing Environmental Protection Bureau (meglio noto con l’acronimo Epb) ha voluto sottolineare ieri il suo impegno volto al miglioramento dell’ambiente urbano: questo traguardo dovrà essere ottenuto riducendo del 2% i quattro principali elementi inquinanti nel corso del 2013. I quattro “responsabili” sono il diossido di zolfo (l’anidride solforosa per intenderci), l’ossido nitrico, la domanda chimica di ossigeno (Cod) e il nitrato di ammonio (molto sfruttato come fertilizzante chimico). Si tratta degli stessi quattro elementi chimici che il governo di Pechino ha preso di mira anche nel corso del 2012, dunque questo vuol dire che servono sforzi maggiori per raggiungere risultati soddisfacenti.

Il bureau cinese adotterà una serie di misure che siano in grado di assicurare livelli di vita accettabili, una promessa in piena regola. Secondo gli esperti ambientali, inoltre, le riduzioni a cui si sta facendo riferimento non sono il migliore impegno possibile. La città di Pechino è fin troppo impregnata degli inquinanti che sono stati appena descritti: in particolare, il diossido di zolfo e l’ossido nitrico rappresentano la maggior fonte di inquinamento che proviene dagli stabilimenti industriali, mentre gli impianti energetici sono quelli che ne “sfornano” la maggiore quantità. L’Epb chiederà alle aziende e alle imprese maggiormente coinvolte di installare degli appositi macchinari per filtrare quello che le ciminiere immettono in atmosfera.

Il problema deve essere assolutamente risolto ed ecco spiegato il motivo dei nuovi trattamenti delle acque di scarico, con il distretto di Daxing che sarà reso partecipe per il debutto assoluto. Il sistema in questione, comunque, non ha convinto del tutto l’Institute of Public and Environmental Affairs locale. Secondo quest’ultimo, infatti, sarebbe preferibile impianti di minori dimensioni, piuttosto che consentire agli inquinanti industriali di fluire liberi e contaminare i luoghi circostanti. Pechino ha rimpiazzato il carbone con il gas naturale come sua principale fonte energetica, ma rimane pur sempre il fatto che troppi veicoli circolano nelle strade, rendendo tutto vano.