L’Inghilterra ci insegna in maniera semplice ed efficace come è possibile sfruttare con successo il patrimonio industriale: uno degli esemplari archeologici più interessanti del paese, la centrale elettrica di Battersea (ci troviamo a Londra per la precisione), non viene più fatto funzionare da ben tre decenni, ma ora è giunto il momento per una modifica importante. In effetti, questo impianto diventerà un grande complesso di edifici, case ad uso residenziale, uffici, negozi, con la ciliegina sulla torta di un teatro.
archeologia industriale
Venerdì una tavola rotonda sull’archeologia industriale pistoiese
È prevista per il prossimo 5 luglio, dunque fra cinque giorni esatti, una tavola rotonda dedicata al nostro patrimonio industriale. Il titolo dell’evento in questione, il quale si svolgerà presso il Museo e Rifugi Smi di Campo Tizzoro (provincia di Pistoia), è abbastanza emblematico: si tratta de “I vuoti urbani e l’archeologia industriale, dalla realtà della montagna pistoiese a quella regionale e nazionale”, un appuntamento che promette molto bene. L’argomento principale avrà a che fare con la storia dei paesi che sorgono in questa parte della Toscana, vale a dire la stessa Campo Tizzoro, ma anche Limestre e una buona fetta della provincia pistoiese per la precisione.
Archeologia industriale: domani sarà inaugurato il Magma di Follonica
Museo delle Arti in Ghisa nella Maremma, più semplicemente Magma: a Follonica (provincia di Grosseto) si è deciso di dare la giusta importanza che merita all’archeologia industriale del luogo, tanto da far tornare a nuova vita il forno fusorio che ormai risultava abbandonato da più di mezzo secolo. La ristrutturazione completa e il nuovo allestimento hanno consentito di dar vita a questa struttura, un museo moderno e interattivo che si spera possa attirare più visitatori possibili. Si sta parlando delle prime fonderie che risalgono al XIX secolo, impianti industriali che hanno fatto dominare la siderurgia locale per anni e anni.
La seconda vita della Fabbrica della Birra Perugia
Una presentazione che lascia ben sperare: l’archeologia industriale della città di Perugia può rivivere una fase più moderna grazie a Birra Perugia, una impresa nuova di zecca e attiva nella lavorazione e commercializzazione della birra di tipo artigianale, che però rappresenta una rivisitazione di un marchio storico, risalente addirittura al 1875. Non è un caso che l’evento in questione sia stato organizzato presso la sede dell’antico birrificio, proprio nella zona in cui esso sorgeva all’inizio del XX secolo. Si è trattato di un gruppo di giovani che ha voluto restituire alla città umbra un pezzo importante della sua storia industriale.
Archeologia industriale: l’ambizioso progetto per le Officine Benelli di Pesaro
Uno degli esempi più riusciti di riutilizzo dell’archeologia industriale delle Marche è approdato niente meno che a Bruxelles: in effetti, due giorni fa si è concluso il corso di formazione presso il Parlamento Europeo, una occasione sfruttata per parlare del caso delle Officine Benelli. Si tratta di un edificio che a Pesaro ha rappresentato la sede della Fabbrica Motociclistica Benelli. Il suo restauro ha consentito ora di far diventare tutto ciò un luogo in cui la cultura la fa da padrona. Tra l’altro, c’è da sottolineare come il patrimonio industriale del comune marchigiano non sia poi così ricco, dunque le officine in questione sono state un vero e proprio vanto, in quanto un ricordo indelebile dell’azienda metalmeccanica che ha segnato la storia industriale cittadina.
Archeologia industriale: il piano operativo di Ravenna
Il Piano Operativo Comunale (Poc) che riguarda la città di Ravenna si basa essenzialmente su opere di urbanizzazione primaria e secondaria (tra queste ultime bisogna ricomprendere scuole, asili e piste ciclabili), ma anche e soprattutto sull’archeologia industriale. Gli edifici contenuti all’interno di questo documento erano noti da tempo, ma ne sono stati indicati anche di nuovi, per un totale di diciassette. Un esempio interessante è quello dello stabilimento Pansac, un nome che fa pensare immediatamente a numerosi casi di cassa integrazione, ma pur sempre un impianto fondamentale per la città fino a che è stato attivo nella sua produzione di imballaggi.
Archeologia industriale: gli scatti di Ezio Ferreri sulle miniere siciliane
Fino al 31 maggio è possibile visitare una mostra fotografica dedicata all’archeologia industriale siciliana che è davvero emozionante: si tratta degli scatti di Ezio Ferreri, i quali sono esposti presso il Belice/Epicentro della Memoria Viva, la struttura che sorge a Gibellina (provincia di Trapani) e che serve a mantenere vivo il ricordo del terribile terremoto del 1968. Ebbene, la mostra in questione è stata tratta dal lavoro intitolato “Miniere di Sicilia”, il quale è curato da Giulia Scalia, senza dimenticare l’accompagnamento testuale da parte di Francesca Barban.
Pedalarcultura 2013: alla scoperta delle fornaci di Ispra
Pedalarcultura 2013 è il programma organizzato dalla LibEreria nella Bottega del Romeo di Ispra (provincia di Varese), una serie di appuntamenti e pedalate in bicicletta per scoprire paesaggi e caratteristiche del Lago Maggiore: siamo già giunti alla quarta tappa in tal senso e grazie alle due ruote sarà possibile scoprire le fornaci di Ispra, una testimonianza molto interessante dell’archeologia industriale del nostro paese. L’appuntamento in questione è previsto per il prossimo 26 maggio, quando si avrà la possibilità di ammirare un paesaggio piuttosto insolito.
Fluidcity: al via la mostra sui tabacchifici dismessi della Piana del Sele
La giornata odierna sarà una delle più intense (la chiusura è prevista per domani) del workshop “Fluidcity”, evento cominciato una settimana fa e che è stato organizzato dall’Ordine degli Architetti di Salerno insieme al comune di Pontecagnano-Faiano. Gli studi e gli incontri si stanno svolgendo tutti presso l’ex tabacchificio Centola, interessante esempio di archeologia industriale. Non è un caso, quindi, che proprio oggi verrà proposta la mostra intitolata “I tabacchifici della Piana del Sele: una rete produttiva dismessa che collega identità separate in un’unica matrice culturale-produttiva”.
Campagna Lupia: domenica una visita guidata per scoprire l’impianto idrovoro
La frazione Lova è una delle due che fa parte del comune di Campagna Lupia (l’altra è Lughetto per la precisione), piccolo centro in provincia di Venezia. È proprio qui che è attivo da tempo uno splendido esemplare che arricchisce l’archeologia industriale del nostro paese. In effetti, si tratta di un impianto idrovoro che vanta moltissimi anni di storia, per lo meno quella che riguarda la bonifica della città lagunare. Il 12 maggio prossimo, dunque questa domenica, ci sarà l’occasione per conoscere meglio questo racconto industriale, visto che ogni dettaglio sarà illustrato nel corso della passeggiata in bicicletta promossa dall’associazione culturale Dafne.