141 distretti industriali

I 141 distretti industriali valgono un quarto del sistema produttivo

141 distretti industriali
Sono 141 i distretti industriali registrati sul territorio italiano nel 2011. Il dato emerge dalle rilevazioni del “9° Censimento generale dell’industria e dei servizi” dell’ISTAT ed è affiancato da interessanti considerazione su dimensione, evoluzione e peso dei distretti industriali in Italia.

Il Vietnam ha deciso di puntare sui distretti industriali

L’Asia si sta rivelando un continente dalla fortissima vocazione industriale: dopo la notizia del nuovo finanziamento economico destinato al parco industriale che vede coinvolte sia la Cina che la Malesia, anche il Vietnam sta incoraggiando lo sviluppo dei distretti industriali, una sorta di versione ridotta delle zone o parchi. D’altronde, il paese, celebre quasi esclusivamente per la tremenda guerra che lo ha visto coinvolto con gli Stati Uniti, è ora consapevole del fatto di essere ormai uno stato dal reddito di medio livello, dunque questo interesse è più che motivato. La conferma è giunta da Nguyen Trong Hieu, il quale fa parte del Ministero della Pianificazione e degli Investimenti Imprenditoriali, intervenuto nel corso di un workshop dedicato proprio alle pmi ad Hanoi.

Abruzzo, andamento negativo per i distretti industriali

La marcia innestata dai distretti industriali dell’Abruzzo non è tra le più potenti d’Italia: anzi, l’andamento del secondo trimestre di quest’anno (il periodo compreso tra gli scorsi mesi di aprile e giugno) ha messo in luce un regresso preoccupante. Nel dettaglio, considerando le stime al netto del comparto automobilistico, c’è da sottolineare come le esportazioni siano scese di ben 3,2 punti percentuali, un declino che va ad aggiungersi a quello fatto registrare nel trimestre precedente (-1,3% per la precisione). I dati in questione sono stati forniti dal Servizio Studi di Intesa Sanpaolo, il quale ha condotto un’indagine per conto di un istituto di credito locale, la Banca dell’Adriatico. Perché il settore industriale abruzzese va così male?

Var Group: il successo dei distretti industriali

Forse il nome Var Group non dirà molto a chi si trova al di fuori della Toscana, ma si tratta di un’azienda empolese attiva da ben trent’anni nel campo informatico.

Questo gruppo può essere preso ad esempio per far comprendere quando un distretto industriale è davvero in grado di funzionare nel nostro paese; il fatturato in crescita e l’ottimo andamento del consolidato sono il risultato di una focalizzazione molto attenta su distretti specifici, con una netta preponderanza delle esportazioni. Questo vuol dire che alcune aree industriali sono state in grado di rispondere meglio alla crisi economica rispetto ad altre, in particolare quelle del comparto alimentare, del turismo e molti altri.

Distretti industriali: Bagnoli potrebbe imitare il modello della Ruhr

Bagnoli e Dortmund potrebbero sembrare due città che non hanno niente da dirsi.

Invece, il quartiere partenopeo e l’agglomerato tedesco potrebbero assomigliarsi sempre di più, almeno nella conformazione di distretto industriale: d’altronde, proprio il celebre distretto della Ruhr si è trasformato da una delle zone più inquinate al mondo a metropoli artistica e innovativa, un modello che ha interessato enormemente la stessa Bagnoli, tanto che l’ispirazione potrebbe essere quella giusta. Come funziona esattamente il nuovo bacino della Ruhr? L’investimento è stato pari a 563 milioni di euro, denaro che consentito di creare posti di lavoro, monumenti industriali, musei, teatri, con il verde che si alterna idealmente con splendide testimonianze di archeologia industriale.